Le storielle del principe

Gli anelli

Buongiorno Principessa,

Principessa mia, abbiamo passato un week end un  po’ brutto e un po’ strano. Volevo farti divertire, voleva fare tante cose, ma alla fine i progetti non si realizzano mai del tutto.

Riuscirò nuovamente a farti divertire.

Storiella

All’inizio le tribù della terra, vivevano in armonia tra di loro. Non esistevano i confini, gli stati e il possesso dei territori. Ogni tribù viveva in un’area secondo delle regole dettate dall’attitudine.

Per esempio c’erano gli uomini del mare, che vivevano vicino ai corsì d’acqua,  si dedicavano naturalmente alla pesca. C’erano gli uomini del fuoco, che si dedicavano a costruire le armi per la caccia e a forgiare i metalli.

Non c’era rivalità tra le tribù, tutti gli uomini vivevano in armonia tra di loro e con la natura. Non capitava mai però che membri di tribù diverse si univano per fare un figlio. Non c’era nessuna regola che lo vietasse ma era una consuetudine rispettata da tutti.

Capitò un giorno che un uomo della tribù della foresta, stava cacciando vicino a un villaggio del mare, quando la belva lo aggredì e per salvarsi scappò fino al centro del villaggio. Gli uomini del mare prontamente cacciarono la belva e aiutarono il povero sfortunato. Lo medicarono e lo rifocillarono.

In questo villaggio viveva anche una ragazza, molto curiosa della vita, e cominciò a far domande a quest’uomo. Domandava degli usi del suo villaggio, di come si caccia ecc. Tanto fece che il cacciatore decise di rimanere nei pressi del villaggio per qualche giorno.

Così i due diventarono amici e andarono a cacciare insieme una volta e una volta andarono per mare. Non fù un esperienza molto positiva per entrambi, l’una non era abituata a stare per ore ferma ad aspettare una preda, l’altro non era abituato al rollio delle barche.

Ma tra di loro era nato l’amore.

Una notte di luna i loro corpi si unirono in un unico essere. I loro umori si mischiarono in un fluido di miele e di ambra. Il giorno dopo capirono che avevano bisogno di stare l’uno con l’altro. Così andarono dal capo villaggio e spiegarono i loro sentimenti reciproci.

Questa cosa era insolita, il capo aveva un bel problema da risolvere. Andarono dal capo della tribù del mare il quale decise che questo affare era troppo grande per poter essere giudicato da solo, così convocò tutti i capi della tribù.

Il giorno stabilito, tutti i capi si sedettero in cerchio intorno ad un fuoco, e cominciarono a discutere di quello che era successo. Se era una cosa positiva o negativa. Non tutti erano d’accordo, ma alla fine trovarono una soluzione.

L’unione di membri di tribù diverse era possibile. Però dovevano impegnarsi a rispettarsi reciprocamente e ad essere fedeli per tutta la vita. Per sancire questa loro promessa istituirono un rito di unione da fare davanti ad un capo villaggio o al capo della tribù.

E per far vedere agli altri che i due si appartenevano dovevano indossare un monile. Il capo della tribù del ferro ebbe l’idea di creare un cerchio da indossare, in onore al fatto che erano seduti in cerchio tutti e il fuoco al centro rappresentava l’amore tra le due persone.

Ed ecco perché gli uomini si sposano e si consegnano un anello per sancire il loro legame..